Approfondimenti

Le entità hanno un volto?

Quando in una foto noi identifichiamo un qualcosa di presumibilmente rassomigliante ad un volto, siamo sicuri che loro una volta nell’oltre mantengono le stesse sembianze? Ed in funzione di quale legge visto che la forma appartiene solo al corpo fisico posseduto sulla Terra? I volti che di volta in volta ricevo e studio raramente sono ben definiti e anche il confronto biometrico risulta approssimativo; ma il problema non è tanto l’identificazione quando la comprensione del processo di formazione dei volti.

L’azione delle entità disincarnate si ritiene possa avvenire con l’ausilio di uno strumento simile (o forse uguale) al pensiero, forma di energia da noi generata dal cervello e aventi caratteristiche “elettromagnetiche”. Se le entità, lasciato il corpo restano solo pensiero, quindi energia capace di interagire con la materia, forse imparano a “ricreare” ciò che vogliono. Quindi anche i volti, la voce e altri indizi utili per una successiva identificazione non sempre vi riescono a quanto pare: a volte sono mezzi volti, a volte sfocati, a volte solo un particolare. Il fattore qualità probabilmente dipende da una serie di condizioni “ideali” dovuti alla presenza dell’essere umano e delle condizioni ambientali. Entra in gioco la fisica quantistica che ci spiega quanto sia difficile (forse impossibile) determinare tutte le variabili coinvolte in questi fenomeni che sembrano sovvertire le leggi della fisica conosciuta.

Una teoria interessante potrebbe valutare la possibilità dell’entità di “rivestirsi” di un nuovo corpo una volta trapassata. Alcuni casi contemplano la possibilità che, lasciato il corpo fisico resti il corpo sottile, etereo e che via, via che si evolve si perde forma per restare essenza.

La concezione religiosa, da me non presa in considerazione in quanto considero l’aldilà come un’altra dimensione tutta da scoprire e che rientra nel naturale ciclo dell’esistenza, a volte inquina il concetto di evoluzione riferendosi al bene e al male.

Concetti prettamente umani in funzione di ciò che provoca gioia e dolore. In una dimensione dove la morte, considerata il male ultimo, non esiste, che altro male può esistere ? Questo però è un altro problema …

Tornando al punto iniziale, concludo dicendo che i suoni e le immagini prodotte dalle entità non sono altro che il frutto di un’elaborata creatività che se già posseduta su questa Terra, renderà più semplice la gestione della nuova condizione.

Ecco perchè molti invitano alle meditazione e alla preghiera: capacità di concentrazione e di controllo della mente. Perchè il corpo umano è una macchina controllata dal cervello ed il cervello è la sede del pensiero. Una volta morto il corpo, cosa resta ? Il pensiero ! Ma questa volta libero dalle limitazioni fisiche, come ad esempio l’occhio che può vedere solo fino a certe frequenze.

Ma come sempre, queste sono solo teorie, idee, pensieri … è un’idea che spiegherebbe perchè certi volti sembrano la riproduzione di una foto scattata in passato. Perchè loro ricostruiscono. L’energia che diventa materia, Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma.