2015, Le indagini

Castello Bevilacqua (VR)

Nuova indagine al Castello Bevilacqua dopo le diverse ricognizioni fatte nel 2013.

Le leggende e le testimonianze

Una delle leggende più conosciute riguarda la contessa Felicita Bevilacqua, l’ultima discendente dell’antica famiglia. Si narra che la contessa, prima di morire, abbia seppellito una carrozza piena d’oro e di gioielli sotto le mura del castello. Un segreto che, nonostante i numerosi restauri del trecentesco complesso, non è ancora stato svelato. Anche il Castello Bevilacqua, al pari di altre fortezze, ha il suo fantasma che si aggira tra le mura e, precisamente, quello di Alessandro Bevilacqua. Nella primavera del 1848 il paese e il castello furono messi a ferro e fuoco dall’esercito austriaco, il quale, dopo aver sfondato la porta dell’oratorio privato, profanò la tomba di Alessandro Bevilacqua e ne disperse le ceneri al vento. Da allora si dice che lo spirito vaghi nel castello e che la sua voce si possa sentire tra gli alberi del giardino pensile. La sua però è un’anima benigna. Infatti, è convinzione che il suo spirito aleggi per proteggere chi al castello viene in pace, accanendosi invece contro chi si avvicina con spirito bellicoso ed ostile.

Ci sono anche delle testimonianze che raccontano di fatti strani che hanno interessato maggiormente una delle sale: la Sala Felicita. C’è chi giura di aver avvertito rumori di passi, luci che si accendono senza alcun apparente motivo, porte che si chiudono. Altre testimonianze raccontano di correnti di aria fredda, squilli dai telefoni interni le stanze con il conseguente silenzio dall’altra parte della cornetta, rubinetti d’acqua aperti. Nel 2005, nel “Salone delle feste”, sono state trovate, senza alcun apparente motivo, sette sedie per terra. Inoltre, pare che, anche nella chiesetta del Castello, a pochi metri dal maniero stesso, si avvertano passi provenire dal soppalco in legno al primo piano che si collega con la stanza adiacente alla cappellina che ospita quel che rimane delle ceneri di Alessandro Bevilacqua e le spoglie di altri della famiglia Bevilacqua.

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Relazione indagine

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ANALISI MATERIALE FOTOGRAFICO

L’unico scatto interessante è stato effettuato nella sala Felicita.

In una sequenza di tre foto si nota un’anomalia sulla destra del primo e del terzo scatto.

(l’analisi del materiale fotografico è visibile solamente per chi partecipa alle ns serate al Castello Bevilacqua)

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ANALISI MATERIALE AUDIO

Si allegano, nella pagina del sito, i file dove se ne consiglia l’uso delle cuffie per un miglior ascolto dopo aver letto naturalmente, il titolo dell’audio.

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STANZA GREGORIO II – PRE INDAGINE

1 – colpo imponente vicino al microfono

2 – vocalizzo maschile a cui non riusciamo a dare un’interpretazione

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STANZA GREGORIO II – INDAGINE

Quella che proponiamo di seguito è un’evp rilevata durante una sessione di metafonia svolta con l’ausilio di una radio sintonizzata sulle onde corte (per capirne di più vi consigliamo di leggere la sezione “sperimentazioni – metafonia” del nostro sito. Dopo la voce di Diego che dice “proviamo a spostare un po’” c’è quella che sembra essere una voce femminile dire “sì vogliamo capire (sentire)”. Le voci a seguire sono quelle di Alberto e di Erica. Si consiglia l’uso delle cuffie.

1 – “Si vogliamo capire (sentire)”

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SALA FELICITA – INDAGINE

Anche questa sembra essere una clip audio interessante ma difficile da distinguere per un orecchio non allenato. Sembrerebbe esserci un vocalizzo maschile in mezzo al rumore fatto dagli operatori (stavamo raccogliendo l’attrezzatura per cambiare stanza), prima della voce di Erica che dichiara una variazione inspiegabile del rilevatore di campi elettromagneti. Anche alla fine del tracciato sembrerebbe esserci la stessa tonalità maschile in risposta a ciò che dice Andrea.

1 – vocalizzo maschile in due situazioni pre accensione k2 + “sì” nella parte finale