A distanza di anni, grazie alle autorizzazioni ricevute dall’ Immobiliare Marco Polo S.r.l. nella fattispecie del Dr. Aldo Rozzi Marin,siamo ritornati ad indagare in questo antico maniero. La leggenda narra che nel 1355 tra queste mura venne imprigionato Jacopino da Carrara. Alcuni testi descrivono lo spettro di Jacopino come un uomo smilzo, dai capelli grigi e spettinati che trascina i suoi passi incerti aiutandosi con un bastone.
Ma gli stessi testi annoverano anche un’ ulteriore figura: é quella di Avalda, amante di Ezzelino da Romano.Sarebbe percepibile allo sguardo come una donna di bassa statura e dalla carnagione bianchissima.
Nessun dubbio, infine, sull’esistenza storica di un terzo personaggio: si tratta di Giudita, compagna di Jacopino, condannata alla medesima sorte del marito dopo che ebbe tentato di corrompere le guardie per restituirgli la libertà. La sua leggendaria presenza sarebbe tra l’altro da collocarsi lungo la strada che conduce al Santuario e non presso la fortezza: costei vagherebbe (il condizionale é d’obbligo) disperata chiedendo notizie del marito.
[fonte http://www.fantasmitalia.it/monselice.htm]
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