Approfondimenti

E.V.P. – Electronic Voice Phenomena

Il fenomeno delle voci elettroniche si manifesta attraverso il generarsi di voci dall’origine sconosciuta all’interno di un ambiente, o tramite apparecchi di ricezione. Per i cenni storici vi rimandiamo alla sezione “Sperimentazioni – TCS Metafonia”. La maggior parte delle volte le voci non si sentono al momento della registrazione, ma è solo quando il file/nastro viene riprodotto che le stesse si possono ascoltare. Spesso sono di frequenza molto bassa e quindi bisogna pulire l’audio filtrando il rumore di fondo. Doveroso ricordare che la gamma della voce maschile, notoriamente, va da 100 a 130 Hz e quella femminile da 130 a 210 Hz inoltre va ricordato che l’orecchio umano percepisce il suono che va da 20 Hz ai 20000 Hz, al di sotto dei 20 Hz abbiamo gli infrasuoni, mentre al di sopra del 20000 Hz abbiamo gli ultrasuoni, entrambi non udibili dell’orecchio umano; i registratori che abbiamo abbracciano solamente lo spettro udibile dall’orecchio umano, interessante sarebbe utilizzare attrezzature che va al disotto od al di sopra della soglia udibile, ma purtroppo l’attrezzatura ha un costo esoso.

Per rilevare le EVP serve il silenzio, quindi zone rumorose, il vociare di persone nelle vicinanze è poco produttivo. Se si vuole registrare, posizionare il registratore per esempio su un tavolo, in quanto lo sfregamento delle dita sul microfono, od il respiro potrebbe indurre il ricercatore meno esperto a commettere errori in fase di analisi delle tracce.

Ci sono alcune teorie/ipotesi che ruotano attorno al fenomeno delle voci elettroniche:

– Sono voci di persone defunte.

– Provengono da un’altra dimensione. Si teorizza che ci possono essere molte dimensioni di esistenza, e in qualche modo esseri provenienti da qualche altra dimensione sono in grado di parlare e comunicare con la nostra dimensione attraverso questo metodo.

– Ci sono alcune teorie che dicono che la mente è in grado di condizionare la materia, esempio se più menti in uno stesso luogo sono accomunate dallo stesso tipo di pensiero con una buona dose di fede in quello che si fa e con il comune desiderio della “buona riuscita” che si traduce nell’ottenimento di un riscontro, possono riuscire persino a plasmare l’ambiente, proiettando per esempio i pensieri sul nastro od addirittura verificandosi casi di poltergeist. Ecco perché effettuiamo rilevazioni sia audio che video anche quando non siamo presenti all’interno della struttura.

Gli scettici affermano che non c’è nulla, che le E.V.P. sono frode o pareidolia acustica o voci reali impressionati già precedentemente sul nastro, o voci prese dalla radio, cellulari e altre fonti.

Ma se i cellulari sono spenti, se la corrente elettrica è assente, se i nastri sono vergini, se in fase di analisi tramite appositi software foniatrico, si riscontra una differenza sostanziale espressa in hertz rispetto alle voci umane e se si riscontra la mancanza della formante che determina la presenza di corde vocali e se non si usano radio (non utilizziamo lo Spirit Box – ammettiamo di averlo provato e poi accantonato) e ci si trova molto distante da centri abitati e in piena notte, queste voci da dove arrivano?